Investing in Climate Change 2009", opportunità per aziende innovative

Investing in Climate Change 2009", opportunità per aziende innovative

 Cambiamento climatico
Il fatto è che l'attuale crisi ambientale mobilita risorse economiche su tutto il pianeta, pronte a essere intercettate dai più sensibili, innovativi e svelti tra gli imprenditori.
, solo una disgrazia? Pare di no, almeno stando al rapporto «Investing in Climate Change 2009», realizzato da DB Advisor, centro studi del gruppo Deutsche Bank.

Sciacallaggio sulle catastrofi? In fondo questa è l'immoralità del mercato, che va esattamente dove c'è domanda. Ma non si tratta in questo caso di trarre profitto dal degrado - come il famoso brand di abbigliamento sportivo che nacque sulle ceneri della Prima Guerra Mondiale sfruttando elmetti militari dismessi e pezzi di paracadute come "materia prima" dei propri prodotti - bensì di combatterlo. Il dibattito sul cambiamento climatico sta infatti gradualmente passando dal tema dei rischi e dei costi a quello delle opportunità, nel segno di una "Rivoluzione Industriale a basse emissioni di Co2"

Quanti soldi ci sono in ballo e in cosa è meglio investire?
Secondo il rapporto, nel solo settore delle energie alternative si va cucinando una torta da 45 mila miliardi di dollari tra oggi e il 2050.

Il mercato del solarenanotecnologie - che li rendono più efficienti e amici dell'ambiente - dovrebbero crescere, secondo le previsioni, da 238 miliardi di dollari ai 3.100 del 2015.
D'altra parte, ci si attende che gli investimenti globali in tecnologie pulite raggiungano i 450 miliardi entro il 2012 e i 600 entro il 2020.
crescerà dagli attuali 33 miliardi di dollari ai 100 del 2013. Quello dell'immagazzinamento di energia - dalle batterie ai superconduttori - passerà da 41 miliardi a 64.
E i ricavi dei prodotti a base di

In definitiva, ecco i settori indicati come proficui.
Energia pulita: produzione (si pensi a solare, eolico, geotermico, etc), infrastrutture, immagazzinamento, trasporti e biocarburanti;
Gestione delle risorse ambientali: acqua (preservazione, purificazione e distribuzione), agricoltura, gestione dei rifiuti;
Efficienza energetica e dei materiali: materiali innovativi, efficienza nelle costruzioni (per esempio forme meno energivore di condizionamento dell'aria e nuove tecnologie di costruzione), efficienza nella distribuzione di energia;
Servizi ambientali: protezione dell'ambiente, servizi di business (microfinanza, consulenze tecniche, assicurazioni, crediti derivati dallo scambio dei limiti di emissioni).

I soldi per il decollo della "nuova economia", in un primo momento dovrebbero arrivare dai governi. Ma - avverte il rapporto - in un periodo di crisi finanziaria globale, con molte economie sull'orlo della recessione e dopo che sono stati utilizzati migliaia di miliardi di dollari per finanziare piani di salvataggio, è difficile ipotizzare che i governi siano disposti ad investire risorse per fronteggiare il problema del clima. Gli stessi governi, però, possono compiere un primo, significativo passo imponendo una tassa globale sull'utilizzo del carbone come fonte di energia, al fine «guidarne il prezzo» e liberare la strada alle energie rinnovabili.
In seguito, secondo le previsioni del rapporto, la quota "statale" verrà gradualmente sostituita dal mercato, con una forte componente di venture capital e private equity.

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